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Il segmento testuale Giuseppe Perotti è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 11Entità Multimediali , di cui in selezione 7 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 99

Brano: [...]e Dante Di Nanni (v.), Romano Bessone (v.), Giuseppe Bravin (v.), Angelo Spada, Dario Cagno, Francesco Valentino e altri, compiendo azioni di estrema audacia che da alcuni di essi vennero pagate con la vita. Agli attacchi dei G.A.P. e alla resistenza operaia nelle fabbriche, condotta anche attraverso il sistematico sabotaggio della produzione bellica, i tedeschi e i fascisti risposero con arresti in massa, processi come quello contro il generale Giuseppe Perotti (v.) e gli altri dirigenti del C.L.N., condanne a morte eseguite nel tristamente noto poligono di tiro del Martinetto (v.), spesso precedute dalle torture inflitte ai patrioti nella non meno famigerata caserma di via Asti (v.), covo della Brigata nera fascista. Migliaia furono poi i deportati tori

II generale Giuseppe Perotti con la famiglia

nesi nei lager nazisti, da dove la maggior parte non fece ritorno. Tra i pochi superstiti, il torinese Primo Levi consegnerà alla storia un resoconto ineguagliabile di quella tragica esperienza.

Ma le repressioni, per quanto feroci, non fecero che chiamare sempre nuovi patrioti alla lotta e questa si svolse ininterrottamente, fino a concludersi nelle giornate dell'aprile 1945, allorché si può dire l’intera popolazione torinese, senza distinzione di partito, contribuì alla liberazione della città schierandosi a fianco delle formazioni partigiane.

La difesa degli impian[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 611

Brano: [...]er la Democrazia cristiana; Cornelio Brosio, per il Movimento di ricostruzione liberale (poi Partito liberale italiano). Al comitato vennero inoltre aggregati alcuni ufficiali effettivi che si erano posti agli ordini del C.L.N., e precisamente il capitano d’artiglieria Franco Balbis, il maggiore degli alpini Lorenzo Pezzetti, il colonnello degli alpini Giuseppe Ratti, il maggiore Ferdinando Creonti, il generale di brigata del

Genjo ferrovieri Giuseppe Perotti, il colonnello Giuseppe Giraudo, il il colonnello Gustavo Leporati, il colonnello Ferdinando Contini. Le esigenze della clandestinità e la mole delle incombenze portarono fin dall’inizio i membri del comitato ad alternarsi nei rispettivi incarichi di organizzazione delle forze partigiane cittadine ed esterne, di raccolta delle armi, di censimento delle unità createsi in montagna ecc., coadiuvati in queste mansioni da sostituti o membri aggiunti, quali Silvio Geuna per la Democrazia cristiana, Erick Giachi no per il Partito socialista, Paolo Braccini per il Partito d’Azione.

Dopo l’infelice[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 249

Brano: [...]icordati, a titolo emblematico, il professor Pilo Albertelli (v.), docente all’Università di Roma, militante antifascista già incarcerato sotto il regime, ucciso nel massacro delle Fosse Ardeatine, e il professore incaricato della Facoltà di Veterinaria di Torino Pao

lo Braccini (v.), membro del primo Comitato militare del C.L.N. Regionale del Piemonte, fucilato con gli altri componenti del Comitato stesso (di cui era coordinatore il generale Giuseppe Perotti) il 5.4.1944, al Poligono del Martinetto di Torino.

M.Gio.

Università leninista

Scuole di preparazione politica e militare seguite negli anni tra il 1923 e il 1939 da alcune centinaia di comunisti italiani nell’Unione Sovietica. La scelta degli allievi (uomini e donne) veniva fatta, dai dirigenti del P.C. d’I. e dagli organi dell’lnternazionale Comunista, tra i militanti emigrati in U.R.S.S., in Francia o in altri paesi dell’Europa occidentale, nonché tra quelli operanti nelle organizzazioni clandestine in Italia.

L’“università leninista” consisteva fondamentalmente nella partecip[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 105

Brano: [...]nte grecoalbanese, dove guadagnò il grado di generale di brigata per meriti di guerra.

Nella Resistenza

L’8.9.1943 si trovava a Mentone

(Francia) come capo di stato maggiore della Quarta Armata (v.). Rientrato in Italia, fu tra i primi ufficiali di carriera a mettersi a disposizione del Comitato di liberazione nazionale regionale piemontese (v.), entrando a far parte del nucleo di collaboratori del Comitato militare diretto dal generale Giuseppe Perotti (v.). Nel giugno 1944, dopo l’arresto e la fucilazione di Perotti, ne prese il posto. Nello stesso tempo rappresentava in seno al Comitato le formazioni Autonome (v.) piemontesi, delle quali era stato designato comandante generale. Quale rappresentante delle formazioni Autonome entrò a far parte del Comando militare unificato per il Piemonte. Il suo spirito unitario, oltre alle indiscusse capacità militari e organizzative, gli acquistò la piena fiducia dei dirigenti politici della Resistenza piemontese, che nel dicembre 1944 furono unanimemente concordi nell’accogliere la proposta (giunta dag[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 516

Brano: [...]nso nel C.L.N..

In un primo tempo tale incarico era stato affidato al generale Raffaello Operti (v.), ex intendente della IV Armata, in possesso dei fondi della cassa deH’Armata stessa, e ciò perché la maggioranza del C.L.N. ritenne che, in caso diverso, l’Operti non avrebbe versato Tingente somma che deteneva, necessaria per sovvenzionare le nascenti formazioni partigiane. Ma quando, il 28.12.1943, il C.L.N.R.P. revocò il comando all’Operti, Giuseppe Perotti venne nominato consulente incaricato del coordinamento generale del Comitato militare (il quale conservava la struttura collegiale).

In pochi mesi, fra il dicembre 1943 e il marzo 1944, Perotti gettò le basi dell’assetto organizzativo del

lo scacchiere piemontese della guerriglia, tracciando le linee di fondo del suo inquadramento e del suo comportamento tattici. Sostanzialmente, l'impianto da lui elabo

rato costituì l’intelaiatura dell’organizzazione partigiana e dei criteri della sua condotta per Finterò corso dei venti mesi, delineandone anche i compiti per la fase ìnsurre* zional[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 248

Brano: [...]., poiché si basavano su schemi inadatti, per la loro macchinosità e per il carattere dilatorio che riservavano all’inizio deHa lotta, alle esigenze di una battaglia popolare e ai suoi obbiettivi politici. In breve tempo, i dissensi tra l’impostazione dell’Operti e le direttive che i suoi ufficiali emanavano alle formazioni e la visuale della lotta che avevano non solo i partiti della coalizione ma gli stessi consulenti militari come il generale Giuseppe Perotti e il colonnello Giuseppe Ratti, giunsero a provocare frizioni insanabili.

Nel novembre 1943 i comunisti fornirono al C.N.L.R.P. una documentazione dalla quale risultava che l’Operti aveva diramato circolari alle formazioni illustrando in esse la guerra partigiana come guerra su due fronti, da un lato contro i tedeschi, dall’altro contro gli Alleati e le « bande sovversive ». Inoltre si erano moltiplicati incidenti tra Comandi periferici delle bande e inviati del generale i quali, con spiccata mentalità da esercito di vecchia maniera intendevano far prevalere modi di comportamento e rapport[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 562

Brano: [...]

Seguono, in ordine di esecuzione della condanna a morte, i nomi dei caduti ufficialmente registrati:

1611944: Ruggero Vitrari, tornitore meccanico.

2011944: Franco Cipolla, pasticcerei Bruno Gambi no, magazziniere.

2411944: Carlo lori, aggiustatore meccanino; Aldo Camera, meccanico; Giusto Bettazzi, classificatore di stracci; Maurizio Mosso, stuccatore.

241944: Domenico Binelli, decoratore; Ferdinando Conti, meccanico.

541944: Giuseppe Perotti, generale del Genio; Paolo Braccini, professore; Eusebio Giambone, meccanico; Enrico Giachi no, geometra; Giulio Bigi ieri, bibliotecario; Massimo Nontano, studente; Quinto Bevilacqua, mosaicista; Franco Balbis, capitano dell’esercito.

li poligono di tiro del Martinetto

2771944: Dario Musso, verniciatore; Carlo Brero, saldatore.

2291944: Ferruccio Valobra, rappresentante; Lorenzo Massai Landi, studente; Gianfranco Farinati, studente; Carlo Pizzorno, studente; Giuseppe Bacchi otti, compositore tipografo; Walter Caramellino, impiegato; Oreste Armano, studente; Aldo Salvatori, tenente d[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Giuseppe Perotti, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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